I dati emergono dall’Osservatorio VertiMovers sulla mobilità in Italia
Le auto più sicure in Italia sono le cabrio e le coupè: nel periodo agosto 2019 – agosto 2020 la frequenza di incidenti per questi modelli si è attestata al 4,2%, qualche punto sotto la sinistrosità media del 4,8%. Seguono a poca distanza le station wagon (4,6%) e più staccate, seppur di poco, le monovolume e le classiche berline due volumi (entrambi al 4,9%). Chiudono la classifica delle auto più esposte ai sinistri le berline tre volumi che con una frequenza del 5,2% risultano essere quelle maggiormente coinvolte in incidenti stradali. I dati emergono da VertiMovers, l’Osservatorio della compagnia assicurativa digitale Verti (Gruppo MAPFRE) sull’andamento della mobilità in Italia.
Stando ai criteri dell’European New Car Assessment Programme (Euro NCAP), uno degli enti più autorevoli in tema di sicurezza delle auto, nel 2020 si sono imposte le auto del Sol Levante e le tedesche tra quelle più sicure. Un fenomeno riscontrato anche dall’Osservatorio Verti, almeno per quanto riguarda la produzione in Sol Levante, visto che nell’arco temporale osservato – agosto 2019/luglio 2020 – la casa automobilistica meno coinvolta in incidenti è proprio la giapponese Mazda, sul primo gradino del podio con un tasso di sinistri del 3,8%, seguita a poca distanza da Suzuki e Honda.
Un’ulteriore dato che emerge dal “cruscotto” VertiMovers riguarda la frequenza dei sinistri in base all’anzianità delle auto in circolazione. L’analisi del campione statistico restituisce una situazione in cui le auto con una immatricolazione superiore ai nove anni sono quelle più esposte ai sinistri, con indici di frequenza sempre superiori al 5%. La curva ricomincia a scendere per le vetture con un’anzianità superiore ai 17 anni fino a ridursi al 3,6% per quelle con più di 20. Entro i 5 anni dall’immatricolazione, invece, la frequenza si attesta su una forbice di frequenza tra il 4% e il 4,9%, a dimostrazione che la maggior cura per le auto nuove, ma anche per quelle che cominciano ad avere anche un valore storico e affettivo incide in maniera significativa su una guida più cauta e sicura.
“Rispetto al passato, oggi l’aspetto estetico di un’automobile o la sua linea sono criteri che incidono nella scelta di una vettura solo se connessi alle garanzie di sicurezza che la stessa auto può offrire” – ha dichiarato Marco Buccigrossi, Direct Business Director Verti – “In un epoca in cui, per ragioni così attuali, la mobilità privata avrà ancora per un po’ di tempo la meglio su quella pubblica anche per i brevi tragitti, il consumatore è più orientato a investire su un mezzo sicuro e tecnologicamente avanzato. Le innovazioni introdotte dalle case automobilistiche stanno fornendo la giusta risposta, anche a prezzi finalmente accessibili a tutti. In questo scenario di mercato, anche le soluzioni di protezione devono essere smart oltre che sinonimo di certezza in termini di tempi e accessibilità. Da questo punto di vista, Verti continua ad essere un punto di riferimento per tutti quegli automobilisti che cercano sicurezza e qualità di servizio nelle proprie abitudini quotidiane di mobilità”.